Biografia

Massimo Arzilli


I primi anni sessanta lo trovano praticante nello studio del padre scultore Bruno Arzilli, a Perugia, avviandosi così alla scultura, sua attività predominante.
Dopo aver frequentato l'Istituto Statale d'Arte "Bernardino di Betto" a Perugia, iscritto al Laboratorio di Decorazione Murale, ottiene la licenza di Maestro d'Arte in Ceramica all'Istituto Statale d'Arte di Deruta.
Torna in seguito a frequentare l'Istituto d'Arte di Perugia, dove nel 1973 consegue la maturità in Arte della Stampa. Si diploma inoltre in Scultura presso l'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia.
Sempre nel 1973, apre a Perugia una bottega d'arte iniziando un percorso artistico strettamente personale.

Insegna presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia, della quale diviene accademico di merito in qualità di docente di scultura, tecniche della scultura, lavorazione del marmo e delle pietre dure.

La scultura di Arzilli esprime un ricercato e personalissimo naturalismo, che oltre alla figura umana, ispirata e filtrata attraverso il mito e la sacralità, reinterpreta in modo originale elementi scultorei e architettonici classici quali stele, antefisse, porte e limiti in genere, impiegando i materiali più diversi e ricorrendo talvolta a procedimenti modulari legati al mondo produttivo (come ad es. con il laterizio).
Da qui il suo interesse per materiali primari quali il marmo, la pietra, la terracotta, il legno, il bronzo, ma anche per prodotti industriali quali le resine, l'acciaio corten, il cartone ondulato e il già citato laterizio, con cui ha realizzato varie installazioni in spazi pubblici e privati.

La sua scultura, lontana da schemi di maniera, è l'espressione naturale, congenita, di una antica cultura artigiana e cittadina che non abbandona mai una caratteristica vena di essenziale liricità.